Discalculia

All’interno di ogni ambito scolastico si sente spesso parlare di disturbi dell’apprendimento, con delle idee confuse a riguardo.

I bambini che sono affetti da questo genere di disturbi dell’apprendimento spesso risultano svogliati, pigri, con poca voglia di fare. Ecco che nei colloqui poi le insegnanti riferiscono ai genitori come : “ Il suo bambino ha la capacità, ma non ha la volontà!”. Quest’ affermazione che lascia il tempo che trova in quanto , innanzitutto perché così facendo l’attenzione viene posta solo sul bambino che non segue e nulla sull’insegnante che preferisce evitare di mettersi in questione sul come mai non riesce a catturare l’attenzione dei ragazzi. Ogni volta che ad un genitore viene riferita una tale cosa, costui oltre a restare molto male , sgrida spesso il figlio, magari se costui è anche grande, ci sono delle punizioni. Prestate molta attenzione perché anche le punizioni possono creare degli stati ansiogeni che peggiorano il problema.

Studi molto recenti fanno capire che la discalculia ha una base neurologica diversa dalla dislessia e che questo problema interessa una parte molto inferiore della popolazione. Il disturbo sia presente fin dalla nascita, ma si manifesta in modo più evidente con l’ingresso del bambino nella scuola dell’obbligo. Nei casi più gravi ovviamente può essere evidenziato già nella scuola dell’infanzia e anche prima, basterebbe avere degli occhi molto attenti e preparati, ma spesso per un genitore la cosa non è proprio così facile e scontata , soprattutto se alle prime armi.

Anche se ciò può non essere così certo, in quanto si è visto che può essere determinata da lesioni nella parte posteriore dell’emisfero sinistro, ed è indipendente dal livello di istruzione o dal quoziente d’intelligenza. Questo implica che anche un ingegnere potrebbe diventare incapace di eseguire operazioni aritmetiche in seguito ad un incidente stradale che va a ledere le aree interessate, oppure che un bambino inabile al conto, possa mostrare elevate capacità in altri ambiti.

La discalculia è una difficoltà specifica dell’apprendimento del calcolo che si manifesta nel riconoscimento e nella denominazione dei simboli numerici, nella scrittura dei numeri, nell’associazione del simbolo numerico alla quantità corrispondente, nella numerazione in ordine crescente e decrescente, nella risoluzione di situazioni problematiche

Il riconoscimento precoce di ogni disturbo dell’apprendimento è l’ideale in modo tale che possano essere adottate strategie di insegnamento che aiutino il bambino a superare le difficoltà, evitando anche traumi e quanto di più ansiogeno si possa sviluppare nella quotidianità e nel confronto a volte spietato con i compagni. La situazione è complessa, ma non per questo ci si deve arrendere, constatando che le conoscenze sulla discalculia sono notevolmente inferiori rispetto ad altri disturbi dell’apprendimento quali dislessia e disortografia. E’ importante lavorare in sincronia tra scuola, famiglia e pedagogisti che si occupano di disturbi dell’apprendimento. Bisogna considerare che le difficoltà del bambino discalculico vanno considerate come difficoltà numeriche ed aritmetiche di base che vanno ad interferire su prestazioni più generali; non riguardano riguardano le abilità logiche vere e proprie.

Pedagogisti e addetti al mestiere della riabilitazione dovranno usare dei precisi modelli neuropsicologici accurati e coerenti per valutare le abilità e le difficoltà numeriche ed aritmetiche dei bambini ed effettuare così una diagnosi molto precisa.  Le difficoltà maggiori da parte degli specialisti è data dal fatto che manca buona parte del materiale per aiutare questi bambini a superare le difficoltà. Insieme ad una riabilitazione vera e propria e in attesa che essa si consolidi in strumenti operativi conosciuti e condivisi è importante pensare agli strumenti compensativi che possono aiutare i bambini in difficoltà, come ad esempio la tavola pitagorica e la calcolatrice.

Ogni bambino ha il diritto e il dovere di essere aiutato a comprendere e superare le difficoltà che incontrano sul loro cammino.  Per aiutare i bambini affetti da disturbi dell’apprendimento per me è fondamentale una regola, evitate di dare etichette, questa è la regola base per chiunque per migliorare ogni situazione di difficoltà, con i bambini questo ancora di più.

Tra i metodi più efficaci, secondo il mio punto di vista è il Metodo di Arricchimento Strumentale, metodo che applico anch’ io personalmente. In breve ciò di cui si occupa:

Arricchire il repertorio individuale delle strategie cognitive per arrivare ad un apprendimento e ad un problem solving più efficace ed ovviamente recuperare le funzioni cognitive carenti e sviluppare strategie in casi di individui con prestazioni ritardate o inadeguate. Il tutto ha lo scopo di modificare la struttura cognitiva globale delle persone con bisogni speciali trasformando il loro stile cognitivo passivo e dipendente in quello caratteristico di un allievo autonomo ed indipendente.

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